- Come valuteresti l’esperienza educativa di tuo figlio fino ad ora?
- Quali sono le principali preoccupazioni dei genitori?
- Che cosa preoccupa i genitori relativamente a metodi didattici e ai criteri di valutazione?
- Quali competenze dovrebbe sviluppare la scuola?
- Che cosa andrebbe migliorato della scuola?
Oggi si sente parlare sempre più spesso di crisi del sistema educativo e di necessità di riforme strutturali della scuola per fare fronte a una società in continua evoluzione. Eppure, secondo le ultime rilevazioni dell’OCSE, l’Italia destina solo il 4,2% del suo prodotto interno lordo (PIL) alla spesa pubblica a sostegno degli istituti di istruzione, restando indietro rispetto alla media Europea del 5,1%. Questa percentuale è un indicatore fondamentale per valutare non solo l’equità dell’accesso alla scuola, ma anche la qualità della formazione e l’adeguamento dei programmi. Nel mese di Aprile, nel nostro Paese, sono attesi i risultati delle consultazioni scolastiche sulle nuove Indicazioni Nazionali presentate a Marzo 2025 dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per rispondere alle nuove esigenze pedagogiche e didattiche del contesto scolastico contemporaneo.
Ma al di là di quelle che saranno le risposte del mondo scolastico e degli educatori, qual è davvero l’opinione dei genitori italiani sull’Istruzione? Qual è la loro percezione nei confronti della scuola pubblica? Per scoprirlo Novakid ha realizzato un sondaggio su un campione di genitori di cinque Paesi*, tra cui anche l’Italia, chiedendo di valutare la propria esperienza in ambito educativo.
Come valuteresti l’esperienza educativa di tuo figlio fino ad ora?
Ecco che cosa hanno risposto i genitori italiani alla domanda “Come valuteresti l’esperienza educativa di tuo figlio fino ad ora?”.
A sorpresa, il 43% degli intervistati ha giudicato positiva l’esperienza vissuta fino ad oggi a scuola dal proprio figlio, mentre solo il 16% l’ha definita di qualità bassa e molto bassa.
Emerge soddisfazione anche per i programmi didattici, visto che il 41% li ritiene abbastanza adeguati e il 9% addirittura molto adeguati alle esigenze dei bambini.
Quali sono le principali preoccupazioni dei genitori?
Alla domanda “quali sono le prime tre preoccupazioni che ti vengono in mente pensando alla scuola?”, al primo posto si colloca la scarsa disciplina scolastica, al secondo la preparazione inadeguata dei docenti e solo al terzo l’impiego di metodo obsoleti. Entrando nel dettaglio, alla richiesta di indicare quali sono le preoccupazioni quando i propri figli sono a scuola, al primo posto c’è la qualità dell’istruzione e la formazione adeguata dei docenti (47% degli intervistati), seguita dal bullismo da parte dei compagni di classe (45%), dall’esposizione a influenze negative (33%) e dalla sicurezza fisica del bambino (29%).
L’ultima e non meno importante, tra le preoccupazioni indicate dal 13% degli intervistati, è la mancanza di comunicazione tra scuola e famiglia: un segnale, questo, che rivela quanto sia necessario uno sforzo da parte delle scuole di diventare ancora più trasparenti e coinvolgere la comunità di studenti e genitori.
L’attenzione alla sicurezza dell’ambiente scolastico resta alta per il 22% dei genitori: alla domanda “Come valuti la gestione da parte della scuola delle questioni relative alla salute mentale e al benessere emotivo degli studenti?” il 22% la giudica alquanto scarsa e il 6% molto scarsa, il 36% non ha opinioni in merito e il 29% la ritiene buona e molto buona (7%).
La garanzia di un contesto di apprendimento sicuro è una richiesta che non può essere trascurata, dal momento che il fenomeno del bullismo è in costante crescita e solo in Italia coinvolge oltre 1 milione di adolescenti (fonte CNR): un numero che mostra l’urgenza di predisporre, a livello scolastico, politiche e strategie di intervento complete ed efficaci.
Che cosa preoccupa i genitori relativamente a metodi didattici e ai criteri di valutazione?
Il sondaggio di Novakid rivela anche le considerazioni delle famiglie nei confronti dei metodi didattici e dei sistemi di valutazione. Se il 49% dei genitori giudica i primi abbastanza soddisfacenti, restano però preoccupazioni relativamente ai secondi. Infatti il 30% degli intervistati li ritiene troppo incentrati sulla memorizzazione e poco sul pensiero critico e per il 23% non sono sufficienti a individuare con precisione le aree di miglioramento del bambino. Secondo il 19% dei genitori, inoltre, l’eccessiva frequenza dei test di valutazione è causa di ulteriore stress per lo studente. In generale i criteri di valutazione sono ritenuti troppo rigidi e poco adatti a riflettere accuratamente le capacità o il potenziale dei bambini. I genitori sarebbero favorevoli ad approcci di valutazione più personalizzati che riconoscano i diversi stili di apprendimento e misurino la crescita nel tempo, piuttosto che le prestazioni in un singolo test standardizzato.
Quali competenze dovrebbe sviluppare la scuola?
Alla domanda “Su quali competenze ritieni che il sistema educativo dovrebbe concentrarsi in modo particolare?” le abilità comunicative e il pensiero logico/argomentativo sono ai primi posti rispettivamente per il 53% e il 40% dei genitori. Interessante anche come per il 41% sia importante anche che la scuola trasmetta al bambino la capacità di gestire lo stress. Le competenze tecnologiche e la creatività, invece, sono fondamentali per il 39% e per il 37% dei genitori intervistati.
Che cosa andrebbe migliorato della scuola?
In conclusione, secondo il 43% dei genitori il primo passo per adeguare la scuola alle nuove esigenze educative è un intervento sulle strutture (edifici scolastici più moderni e attrezzature di ultima generazione). Per il 35% degli intervistati risulta anche importante la programmazione di attività extrascolastiche e per il 34% occorre predisporre una formazione continua e di qualità del corpo docente.
Ascoltando ciò che i genitori vogliono veramente (istruzione di qualità, scuole più sicure, sviluppo di competenze più pertinenti e approcci didattici più personalizzati e moderni), emerge la necessità di una più profonda collaborazione tra educatori, genitori, responsabili politici per reinventare le esperienze di apprendimento e creare sistemi educativi che preparino i bambini in modo più efficace alla sfide del futuro.
* Il sondaggio ha coinvolto i genitori dei seguenti Paesi in cui Novakid è presente: Italia, Israele, Polonia, Romania e Turchia.
Autrice: Silvia Fissore