Lezioni di inglese: meglio brevi per i più piccoli. Ecco il perché

L’attenzione dei bambini dura poco, ma cresce con l’età. I bambini si distraggono facilmente, proprio perché sono bambini. (E a dire la verità, studi recenti indicano che anche gli adulti fanno sempre più fatica a mantenere la concentrazione). Lo spiega bene Alberto Oliverio, noto studioso di psicobiologia e neuroscienze.

“Anche nei bambini più grandi, l’attenzione è di breve durata: ad esempio, un bambino di 6-7 anni comincia a distrarsi dopo appena 15 minuti mentre un ragazzo di 15-16 anni è in grado di prestare attenzione per circa 30-45 minuti. Per favorire l’apprendimento bisogna quindi utilizzare esperienze brevi (…)”. Qui trovi l’articolo completo di Oliverio, Neuroscienze ed educazione.

Per quanto riguarda in particolare le lezioni di inglese per bambini della scuola primaria, Renzo Titone, noto psicologo e pedagogista italiano, nel suo libro “La lingua straniera nella scuola elementare”, raccomanda 10 o 15 minuti al giorno di inglese. E spiega che “l’esperienza più incoraggiante raccomanda lezioni giornaliere di circa 30 minuti. Al di là di tale durata, l’attenzione e lo sforzo dei bambini vengono posti a dura prova”. Se però passa troppo tempo tra una lezione e l’altra i bambini dimenticano quello che hanno imparato. 

Se un bambino si distrae dopo appena 15 minuti, una lezione di inglese di un’ora anche se ben costruita e pensata per i più piccoli può risultare inutile. Non si impara di più con lezioni più lunghe, ma con lezioni brevi e stimolanti. Guarda il programma dei nostri corsi livello Juniors, corsi di inglese per bambini di prima elementare.

La capacità di mantenere la concentrazione cresce con l’età, e alle medie i ragazzi sono capaci di prestare attenzione per tempi più lunghi. Ma anche per i ragazzi più grandi, quello che conta non è quante ore studiare al giorno, ma che le lezioni siano coinvolgente ed efficaci. Come avviene nei nostri corsi di inglese per la scuola media.

Per esempio, è importante che i ragazzi siano coinvolti attivamente nella lezione: “tanto più si è coinvolti in prima persona, cioè non si è passivi, tanto più l’attenzione è desta“ sottolinea Oliverio. Un insegnante che parla e spiega per un’ora sarà meno efficace di un insegnante che coinvolge i bambini in una conversazione in inglese o che propone attività che richiedono la partecipazione dei bambini.

Anche la varietà delle attività e dei contenuti aiuta i ragazzi a mantenersi attenti e a imparare di più: si ascolta un audio, poi si guarda un video, poi un po’ di esercizi interattivi, poi si fa conversazione. Anche le emozioni hanno un grosso impatto sull’apprendimento. Un ragazzo che comincia una lezione di inglese quando è stanco, arrabbiato o quando non ne ha voglia imparerà meno di quanto imparerebbe se fosse in uno stato d’animo più positivo.

Le lezioni di inglese per bambini Novakid durano 25 minuti, perché questa è secondo noi la durata ottimale per l’apprendimento dei più piccoli. Le lezioni brevi sono adatte alla durata dell’attenzione dei bambini e sono più semplici da inserire nell’agenda di ragazzi già impegnati in molte attività extrascolastiche. 

Oltre alla lezione con l’insegnante, i ragazzi possono continuare a imparare sulla piattaforma con giochi e attività online. E se la lezione è proprio troppo breve, si possono sempre fare due lezioni di seguito e quindi 50 minuti di inglese tutto d’un fiato. 

Imparare una lingua non è una gara di velocità sui 100 metri, ma una maratona:non si tratta tanto di stabilire quante ore studiare al giorno, o di fare lezioni lunghe, ma di prendere un buon ritmo e mantenerlo nel lungo periodo, con lezioni brevi e costanti. Questo secondo noi è il metodo migliore per imparre l’inglese. 

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