Stonehenge: significato del cromlech più famoso al mondo in 5 domande
- Che cos'è il cromlech di Stonehenge?
- Stonehenge dove si trova?
- Storia Stonehenge: quando è stato costruito?
- Pietre Stonehenge: come ce le hanno portate?
- Stonehenge significato e mistero: cosa si sa di certo?
- Conclusione: perché il cromlech di Stonehenge continua a incantarci?
- Punti chiave
- Stonehenge è un sito archeologico sviluppato tra il Neolitico e l’età del bronzo, nella contea di Wiltshire in Inghilterra. Composto da un cerchio di pietre erette con sorprendente precisione astronomica, Stonehenge è patrimonio UNESCO.
- Le pietre di Stonehenge provengono da luoghi lontani, anche oltre 200 km. Il trasporto e la disposizione dei monoliti dimostrano una conoscenza ingegneristica avanzata e un alto grado di cooperazione e organizzazione sociale.
- Gli studiosi non hanno parere unanime sulla funzione del cerchio di Stonehenge: tempio del sole, osservatorio astronomico, luogo di guarigione, cimitero o sede di raduni religiosi. Nei secoli il mistero ha contribuito al mito del luogo, che durante il solstizio d’estate richiama ancora migliaia di persone.
Forse tuo figlio o tua figlia devono fare una ricerca su Stonehenge per la scuola. Oppure sei prof e i tuoi alunni ti bersagliano di domande tipo Cosa rappresenta Stonehenge? Perché le pietre Stonehenge sono messe in cerchio, perché sono lì e per che cosa era utilizzato questo luogo misterioso?
In effetti il cromlech di Stonehenge è talmente enorme, suggestivo e misterioso che è impossibile non farsi delle domande. Be’ se a te tocca rispondere, in questo articolo trovi tutte le info che ti servono.
Lo ha scritto per te Novakid, una scuola di inglese per bambini presente online in circa 50 paesi del mondo con le sue lezioni di inglese per bambini e ragazzi dai 4 ai 12 anni. E dato che una lingua è sempre una porta verso una cultura, chi meglio di noi? 🤗
🤩 Tuo figlio vuole una scuola d’inglese su misura? Prova gratis Novakid! 🤩
Ma adesso cominciamo il nostro viaggio nel mistero del cromlech di Stonehenge. Lo faremo in 5 domande. Partiamo! 🚀
Che cos'è il cromlech di Stonehenge?
Stonehenge è un monumento megalitico unico al mondo, composto da un cerchio di pietre disposte con precisione geometrica in Inghilterra. Il termine cromlech deriva dal gallese e indica un cerchio di pietre erette verticalmente, spesso collegato a funzioni rituali o funerarie. Stonehenge ne è l’esempio più celebre, tanto da essere spesso definito semplicemente il cromlech per eccellenza.
Stonehenge: cerchio di pietre o tempio solare?
Questo circolo di pietre ha alimentato nel tempo una molteplicità di teorie: tempio astronomico, luogo di culto, cimitero monumentale, osservatorio del cielo. La sua struttura è composta da enormi monoliti (alcuni pesano fino a 25 tonnellate), disposti in cerchi concentrici e orientati secondo precisi allineamenti astronomici.
Il più famoso è quello con il solstizio d’estate, quando il sole sorge in perfetto allineamento con la cosiddetta Heel Stone, una pietra solitaria posta all’esterno del cerchio principale.
Stonehenge dove si trova?
Stonehenge si trova nella parte sud-occidentale dell’Inghilterra, nei pressi della cittadina di Amesbury, nella contea di Wiltshire. È situato su un altopiano calcareo, la piana di Salisbury, un luogo ricco di altri siti archeologici preistorici, che fanno parte di un vasto complesso cerimoniale. L’intera area è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’ UNESCO nel 1986.
Come raggiungere Stonehenge
La distanza da Londra è di circa 140 km verso sud-ovest, raggiungibile in treno fino a Salisbury e poi in autobus o auto. Le visite sono gestite dall’English Heritage, e comprendono un moderno centro visitatori con esposizioni interattive, ricostruzioni in scala reale e resti archeologici provenienti dagli scavi.
Elementi del complesso
Oltre al cerchio principale, Stonehenge fa parte di un più ampio complesso cerimoniale che comprende viali processionali, tumuli funerari e altri cerchi di pietre. L’intero sito rivela un disegno complesso e interconnesso, che testimonia l’importanza simbolica e sociale del luogo.
Storia Stonehenge: quando è stato costruito?
La storia di Stonehenge si estende per oltre un millennio e mezzo, coinvolgendo diverse fasi di costruzione, trasformazione e utilizzo del sito. Ogni fase racconta qualcosa delle culture che lo hanno abitato o frequentato, restituendo un quadro complesso e stratificato del passato.
Gli archeologi hanno ricostruito con grande dettaglio l’evoluzione di questo luogo straordinario.
Storia di Stonehenge: un cantiere lungo 1500 anni
Secondo gli studi più recenti, Stonehenge fu costruito in almeno quattro grandi fasi, che vanno dal 3100 a.C. fino al 1600 a.C., attraversando il tardo neolitico e l’età del bronzo.
Fase 1 (ca. 3100 a.C.)
L’inizio è la creazione di un grande fossato circolare con un terrapieno interno e le 56 cosiddette “buche di Aubrey”. Queste potrebbero essere state utilizzate per sepolture rituali. Questo primo anello tracciava già un cerchio simbolico nel paesaggio.
Fase 2 (ca. 2900–2600 a.C.)
Il sito inizia a essere usato intensamente come luogo funerario. Viene costruito un viale cerimoniale che collega il cerchio con il fiume Avon e compaiono i primi elementi lignei, probabilmente pali totemici o strutture temporanee.
Fase 3 (ca. 2600–2400 a.C.)
Vengono trasportate e collocate le famose “pietre blu” provenienti dalle Preseli Hills in Galles. Questo momento segna un notevole salto organizzativo, visto che il trasporto delle pietre richiese uno sforzo collettivo immenso.
Fase 4 (ca. 2400–1600 a.C.)
Piena età del bronzo. Arrivano i grandi blocchi di pietra sarsen da Marlborough Downs, disposti a formare il doppio cerchio più iconico. Questi megaliti furono sistemati con grande precisione e forse anche rimossi e riallineati più volte. Le pietre vennero collegate orizzontalmente tramite architravi.
A partire dalla fine dell’età del bronzo, Stonehenge perse progressivamente la sua funzione centrale, pur rimanendo un punto di riferimento spirituale e simbolico nel paesaggio.
Questa lunga storia di costruzione suggerisce che Stonehenge non fu mai un progetto “finito”, ma piuttosto un’opera in continuo adattamento, un sito vivo e significativo per più di mille anni.
Pietre Stonehenge: come ce le hanno portate?
Parte del grandioso mistero del cromlech di Stonehenge risiede nel contrasto fra le gigantesche dimensioni delle pietre che lo compongono e l’epoca in cui è stato costruito. Ma come hanno fatto uomini di un’epoca così arcaica ad alzare una struttura così monumentale?
Pietre di Stonehenge: origine e trasporto
Le pietre di Stonehenge provengono da due fonti principali. I megaliti più grandi, noti come “blocchi di sarsen”, arrivano dalla zona dei Marlborough Downs, a circa 30 km a nord. Le pietre più piccole, dette “pietre blu”, provengono invece dalle colline di Preseli, in Galles, a oltre 200 km di distanza.
Il trasporto di questi colossi, in un’epoca priva di ruote o animali da tiro, rimane uno dei misteri più affascinanti. Secondo le teorie più accreditate, le pietre sarebbero state spostate grazie a slitte di legno, rulli, lubrificanti naturali (come grasso animale) e trasporti fluviali.
Questo sforzo collettivo dimostra l’organizzazione sociale e tecnica raggiunta da quelle antiche comunità.
Stonehenge e il grado di precisione costruttiva
L’esatta disposizione dei megaliti, i calcoli astronomici e la simmetria degli allineamenti testimoniano un livello di competenza ingegneristica sorprendente. I costruttori di Stonehenge riuscirono a realizzare un cerchio di pietre perfettamente orientato con i movimenti solari e lunari, in un periodo in cui non esistevano strumenti di misurazione avanzati.
Stonehenge significato e mistero: cosa si sa di certo?
Stonehenge non è solo un sito archeologico o uno dei monumenti più famosi del mondo, ma anche un enigma culturale che ha ispirato centinaia di teorie. A distanza di millenni, quale fosse il suo scopo e il motivo principale della sua costruzione resta uno dei temi più discussi nella storia dell’archeologia.
Le funzioni attribuite al sito dagli esperti sono molteplici: tempio del sole, osservatorio astronomico, luogo di guarigione, centro cerimoniale, o perfino sede di raduni tribali. Gli archeologi ritengono probabile che Stonehenge servisse a diversi scopi nel tempo, adattandosi alle esigenze culturali e spirituali delle popolazioni che lo frequentavano.
Solstizio d’estate e orientamento astronomico
Uno degli elementi più straordinari è l’allineamento con il solstizio d’estate. Ogni anno, migliaia di persone si riuniscono all’alba del 21 giugno per osservare il sole sorgere esattamente dietro la Heel Stone, creando un fenomeno di luce spettacolare che attraversa il cuore del monumento. 🌞 Questo evento rafforza l’idea che Stonehenge fosse legato ai cicli stagionali, forse come calendario agricolo o rituale.
Stonehenge come simbolo di unione
Uno studio recente, pubblicato da un gruppo di archeologi internazionali, propone un’interpretazione innovativa: Stonehenge sarebbe stato costruito come simbolo di unità tra diverse comunità neolitiche della Gran Bretagna.
Secondo questa teoria, gruppi tribali sparsi sul territorio avrebbero collaborato volontariamente per erigere il monumento, unendo risorse e competenze per creare un luogo condiviso di identità collettiva.
La scelta delle pietre provenienti da regioni molto distanti, come le Preseli Hills nel Galles, e la complessità della costruzione, sarebbero prove tangibili di uno sforzo coordinato tra popolazioni diverse. Stonehenge diventerebbe così un messaggio materiale di pace, alleanza e cooperazione.
Stonehenge come cimitero
Scavi recenti hanno portato alla luce resti umani, indicando che il sito fu usato anche come luogo di sepoltura, soprattutto nella fase iniziale della sua esistenza. Alcuni archeologi suggeriscono che Stonehenge fosse riservato a persone di alto rango, forse capi tribali o sacerdoti.
Stonehenge e i druidi
Il legame tra Stonehenge e i druidi è uno dei più popolari, ma anche uno dei più controversi. I druidi erano i sacerdoti dell’antico popolo dei Britanni, attivi soprattutto durante l’età del ferro, quindi molti secoli dopo l’ultima fase della costruzione di Stonehenge.
Nonostante i tempi non coincidano, nel XVIII e XIX secolo, durante il revival romantico del druidismo, alcuni studiosi e appassionati iniziarono ad associare Stonehenge a questi antichi sacerdoti, considerandolo un tempio druidico. Questa teoria non ha riscontro storico, ma ha influenzato profondamente l’immaginario collettivo. Ancora oggi, i moderni druidi celebrano il solstizio d’estate tra i monoliti del sito.
Nonostante non ci siano prove dirette che colleghino i druidi storici alla costruzione di Stonehenge, il sito continua a essere un luogo simbolico per chi ricerca un legame con la spiritualità antica e con la natura.
Misteri e leggende su Stonehenge
La mancanza di fonti scritte ha alimentato la fantasia e costruito leggende. Alcune teorie medievali attribuivano la costruzione del sito al mago Merlino, che avrebbe trasportato le pietre grazie alla magia.🧙♂️
L’astronomo Gerald Hawkins, negli anni ’60, propose che Stonehenge funzionasse come un sofisticato osservatorio capace di prevedere eclissi e solstizi. Questa teoria ha aperto la strada a numerose ricerche sul rapporto tra megaliti e astronomia, anche se molti aspetti restano avvolti dal dubbio.
Conclusione: perché il cromlech di Stonehenge continua a incantarci?
Stonehenge non è solo un cerchio di pietre, ma un simbolo universale della ricerca di significato da parte dell’uomo. In esso si intrecciano scienza, religione, storia e mistero. Ogni pietra, ogni allineamento, ogni leggenda contribuisce a costruire il fascino eterno di questo monumento, il più celebre fra i siti megalitici del mondo.
Oggi, grazie a studi archeologici sempre più raffinati e alle tecnologie digitali, possiamo accedere a nuove informazioni sulle origini e interpretazioni. Eppure, il cuore segreto di Stonehenge, i suoi segreti più profondi, continuano a sfuggirci, alimentando un senso di meraviglia che nemmeno le risposte più precise possono spegnere.
💚 Stonehenge resta un luogo di pellegrinaggio moderno, un patrimonio dell’umanità che ci parla di passato ma anche di presente: della nostra capacità di immaginare, costruire, tramandare. Un cerchio di pietre che sfida il tempo e ci invita a porci domande, più che a cercare risposte definitive.